WIENERBERGER BRICK AWARD 2016 ECCO LA SHORTLIST

COMUNICATO STAMPA | Mordano (BO) | 22 febbraio 2016

WIENERBERGER BRICK AWARD 2016 ECCO LA SHORTLIST

Annunciati i cinquanta finalisti dei Brick Award 2016, premio biennale di architettura assegnato ai più innovativi esempi di realizzazioni in laterizio. I vincitori saranno proclamati a Vienna il 19 maggio 2016

Il Wienerberger Brick Award, nato nel 2004, è un premio biennale di architettura assegnato ai più innovativi esempi di realizzazioni in laterizio. Nel 2016, Wienerberger presenta questo affermato riconoscimento internazionale per la settima volta, rivedendo leggermente le condizioni di partecipazione: quest’anno, infatti, per la prima volta gli architetti hanno potuto candidare i loro migliori progetti in laterizio direttamente online sul sito www.brickaward.com.

Dopo aver ricevuto più di 600 progetti da 55 paesi differenti, una giuria composta da rinomati critici di architettura ha selezionato i 50 finalisti per il Wienerberger Brick Award 2016. Il Premio si articola in cinque categorie:

  • Residenziale
  • Opere pubbliche
  • Riconversione (Re-Use)
  • Riqualificazione urbana
  • Applicazioni innovative

I progetti italiani selezionati per l’edizione 2016 del concorso sono:

  • la realizzazione del teatro di Danzica, Shakesperian Theatre Gdansk, in Polonia, a cura dell’Architetto Renato Rizzi di Rovereto (TN);
  • Vellore House progettata in India dallo Studio di Architettura Made in Earth;
  • Brick house over an old stone barn dello Studio di Architettura Bricolo Falsarella Associati per la sezione ristrutturazioni;
  • House G dell’Architetto Lorenzo Guzzini.

La lista completa dei 50 progetti può essere consultata sempre sul sito www.brickaward.com.

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Da questa shortlist una giuria internazionale di architetti selezionerà i vincitori delle singole categorie. I criteri di valutazione includono il design esterno innovativo e l’uso sapiente del laterizio come materiale, la funzionalità, la sostenibilità e l’efficienza energetica. Le possibili applicazioni spaziano dalla creazione di soluzioni con i classici blocchi in laterizio e mattoni faccia a vista all’uso creativo di pannelli per facciate, tegole e masselli per la pavimentazione. Particolare attenzione è inoltre rivolta al modo in cui l’edificio si fonde con l’ambiente circostante per la forma, l’estetica e la qualità generale dell’architettura. L’uso di prodotti di Wienerberger non è un condizione necessaria alla partecipazione.

Per questa settima edizione la giuria è composta da: Laura Andreini (Archea Associati, Italia), Johan Anrys (51N4E, Belgio), Matija Bevk (bevk perovic arhitekti, Slovenia) e Alfred Munkenbeck (Munkenbeck + Partners, Regno Unito).

La cerimonia ufficiale di premiazione dei Brick Award e la conferenza stampa, dove saranno annunciati i vincitori, si terrà il 19 maggio 2016 a Vienna unitamente a un simposio di architettura.Il montepremi è di 7.000 euro per il vincitore del Grand Prize (scelto tra i cinque vincitori di ogni categoria) e di 5.000 euro per i vincitori delle 5 categorie.

Il Wienerberger Brick Award premia le più innovative costruzioni in laterizio a livello internazionale che mostrano la varietà e le diverse modalità di utilizzo di questo materiale nell’architettura contemporanea. Allo stesso tempo, il riconoscimento, e in particolare la pubblicazione editoriale che lo accompagna, offre agli appassionati del settore e agli esperti una panoramica degli sviluppi e delle tendenze attuali dell’architettura internazionale in laterizio, con la sua notevole gamma di applicazioni. La pubblicazione “Brick 2016” raccoglierà tutti i progetti selezionati e quelli premiati.

Come già nelle precedenti edizioni, Wienerberger, in collaborazione con la prestigiosa Casa Editrice Callwey, pubblicherà il libro completo intitolato “Brick 16”, contenente tutti e 50 i progetti finalisti e quelli premiati. Questo splendido libro di design sarà presentato durante la cerimonia ufficiale del Brick Award il 19 maggio 2016 e potrà essere acquistato sul sito della casa editrice (www.callwey.de), su Amazon, nelle migliori librerie tedesche oppure potrà essere richiesto a Wienerberger Italia scrivendo all’indirizzo comunicazione@wienerberger.com.

> FOCUS SUI PROGETTI ITALIANI IN FINALE

Un teatro in Polonia, una scuola in India, la ristrutturazione di un fienile di una villa settecentesca sulle colline morene e quella di una villa neoclassica a Como sono i quattro progetti italiani che si contenderanno la vittoria del Grand Prize del Wienerberger Brick Award 2016.

Shakesperian Theatre Gdansk, Danzica (Polonia) a cura dell’Architetto Renato Rizzi di Rovereto (TN)

Inaugurato nel 2014, lo Shakesperian Theatre Gdansk di Danzica, realizzato dall’architetto di Rovereto (TN) Renato Rizzi, è il primo teatro al mondo con tetto apribile. Un progetto che è stato esposto anche alla Biennale di Venezia nel 2014. La sua architettura, compresa la scelta dei mattoni scuri per l’involucro esterno, è stata pensata per offrire spazi per lo svolgimento dell’attività scenica anche al di fuori dell’edificio stesso. Le nervature murarie esterne oltre a caratterizzare i volumi del teatro e mostrare il ritmo della struttura modulare interna, si rivelano necessarie per assorbire la forza che le “ali” aperte del tetto scaricano sulle murature sottostanti per contrastare la pressione dei venti settentrionali. Il mattone scuro è stato scelto per richiamare il colore dell’ombra della vicina cattedrale e per la sua funzione di assorbimento della luce, per creare un equilibrio tra l’esterno dell’edificio e lo spettro che illumina l’interno del teatro quando si apre il tetto.

Vellor House, Vellor (India) a cura dello Studio Made In Earth di Napoli

La Vellor House è invece una residenza per venti bambini sieropositivi orfani o abbandonati progettata per la località indiana Vellor dallo Studio Made In Earth di Napoli. L'edificio è composto da cinque volumi che formano due piccole corti interne e al centro, sotto una spessa copertura, lo spazio comune può essere completamente aperto su entrambe le corti. La costruzione è stata realizzata in mattoni tradizionali prodotti nella fornace ubicata a 500 metri dal lotto. Tutti gli spazi rispondono alle esigenze climatiche locali in termini di orientamento e ventilazione naturale. Corti interne e stanze sono avvolte da un muro perimetrale la cui maglia di mattoni si dirada in alcuni punti a formare aperture per favorire illuminazione e ventilazione.

Brick house over an old stone barn, Sommacampagna (VR) a cura dello Studio di architettura Bricolo Falsarella Associati di Sommacampagna 

Il progetto propone il riuso a fini abitativi di un vecchio fienile in pietra della settecentesca Villa Saccomani di Sommacampagna. Prima del nuovo intervento, nel corso del Novecento, il rustico aveva subito un incongruo ampliamento in cemento armato che aveva svilito il fascino architettonico del nucleo originale realizzato in sasso di fiume. Il primo passo dello studio Bricolo Falsarella Associati è stato perciò quello di eliminare le superfetazioni in cemento armato per mettere a nudo la costruzione originaria, per poi procedere in un secondo momento alla realizzazione di un nuovo ampliamento in mattoni con finitura faccia a vista. Per ovviare invece al contrasto cromatico creatosi tra il grigio delle pietre e il rossiccio del mattone, tutte le superfici sono state coperte con una scialbatura in calce color beige, mentre per ridurre il contrasto materico tra la superficie mossa del basamento rustico in sasso e la linearità della nuova sopraelevazione in laterizio, si è proceduto con una disposizione dei lati lunghi dei mattoni leggermente ruotata, apparentemente disordinata, a formare delle rientranze asimmetriche con leggeri angoli concavi e convessi.

House G, Como a cura dell’architetto Lorenzo Guzzini di Dizzasco (CO)

Il progetto della House G dell’architetto Lorenzo Guzzini di Dizzasco (CO) ha previsto invece la ristrutturazione di una villa abbandonata dal 1920, situata nel cuore di Como, attraverso la rielaborazione architettonica dei ricordi dei committenti, vissuti da sempre tra i borghi marchigiani costruiti prevalentemente in laterizio. Così Guzzini ha scelto di coniugare le due “anime” dell’edificio, quella litica e quella laterizia, conservando l’originale struttura perimetrale in pietra e realizzando delle nuove pareti divisorie in mattoni portanti pieni. La costruzione risulta così dominata dal bianco delle pietre e dei mattoni che si contrappongono ai pavimenti, porte e mobili realizzati in legno massello, illuminati dagli effetti di luce naturale creati dalla presenza di mattoni di cristallo nei muri divisori.

> FOCUS SULL’ARCHITETTO LAURA ANDREINI

L’architetto Laura Andreini, Dottore di Ricerca, e dal 1999, Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Architettura – Disegno, Storia, Progetto dell’Università degli Studi di Firenze, si è occupata presso lo stesso ateneo dell’insegnamento di Composizione Architettonica e di Allestimento e Disegno Industriale ed è attualmente titolare del corso di Progettazione Architettonica III al Laboratorio di Architettura e Ambiente per il corso di Laurea magistrale. Nel corso degli anni la sua intensa attività didattica e di ricerca si affianca a quella professionale nel campo della progettazione architettonica, avviata nel 1988 con la fondazione, insieme agli architetti Marco Casamonti e Giovanni Polazzi, dello studio Archea, con cui ha partecipato e vinto numerosi premi in concorsi internazionali. Negli ultimi anni l’arch. Andreini si è concentrata sulla progettazione di cantine, tra cui la Cantina Antinori a San Casciano Val di Pesa (FI), tra i finalisti del Mies van der Rohe Award 2015, e in Cina le cantine Shangri-la Winery e Guizhou Winery. A tutto questo si unisce l’attività di approfondimento dei temi dell'architettura e della progettazione architettonica svolta all’interno del comitato di direzione di “Area” rivista internazionale di architettura e arti del progetto per la quale riveste il ruolo di vice-derittore dal 2003. Dal 2012 svolge anche il ruolo di direttore scientifico della casa editrice Forma Edizioni, per la quale dal 2014 è anche curatore delle iniziative e attività culturali svolte presso lo SpazioA – Firenze.

 

 

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Chi è Wienerberger in Italia e nel mondo

Wienerberger è nato nel 1819 a Vienna e oggi è il più grande produttore al mondo di laterizi e numero uno nella produzione di tegole in cotto e di mattoni faccia a vista sul mercato europeo. Wienerberger ha un fatturato globale di poco meno di 3 miliardi di euro all’anno e conta 203 stabilimenti dislocati in 30 Paesi e tre continenti: Europa, America e Asia. Da sempre attenta alle esigenze del cliente, offre una vasta gamma di soluzioni per l’involucro, dove la tradizione del laterizio si sposa con la tecnologia e l’innovazione per creare una gamma in costante evoluzione. Le soluzioni proposte da Wienerberger spaziano dai blocchi portanti a quelli da tamponamento, orientate al risparmio energetico, alla sicurezza in zona sismica, all’isolamento acustico e alla realizzazione di edifici a energia quasi zero (NZEB). L’azienda è presente in Italia con quattro stabilimenti (Feltre BL, Gattinara VC, Bubano BO e Terni), garantendo una presenza e un’assistenza capillare su tutto il territorio nazionale.

Posted on 22 Febbraio 2016 in comunicati stampa, Wienerberger

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